La fertilità umana è la capacità biologica di concepire un figlio in seguito al rapporto sessuale tra un uomo e una donna e di far sì che la gravidanza instauratasi sia di durata adeguata ad assicurare la vitalità del bambino dopo il parto.
È una capacità biologica che chiama la coppia
a dare una risposta
come sposi e come “possibili” genitori.
a dare una risposta
come sposi e come “possibili” genitori.
Il dono della fertilità trova la sua espressione nell’esperienza d’amore e quindi nell’esercizio del rapporto sessuale che è il linguaggio più alto dell’amore coniugale e che significa la donazione totale e per sempre di una persona alla persona amata.
Nell’uomo la fertilità è:
- continua, perché i testicoli producono gli spermatozoi quotidianamente dalla pubertà e per sempre;
- silenziosa, perché l’uomo non ha segni né sintomi di questo suo pur grande ed intenso lavoro quotidiano.
Nella donna la fertilità è:
- ciclica, in relazione al giorno in cui si verifica l’ovulazione (ossia la liberazione dall’ovaio della cellula uovo disponibile per la fecondazione) e dal menarca (cioè dalla prima mestruazione) alla menopausa;
- loquace, perché la donna può riconoscere segni e sintomi prodotti dai cambiamenti ormonali che si verificano nel corso di ogni ciclo mestruale, che giorno dopo giorno la informano della sua potenziale fertilità.
Il concepimento può avvenire solo se si realizzano le condizioni che permettono l’incontro tra l’ovulo, è che il gamete femminile, e lo spermatozoo, che è il gamete maschile.
Gli organi principali della fertilità sono l’apparato genitale maschile e l’apparato genitale femminile che lavorano sotto il controllo del sistema nervoso centrale e pertanto nel loro funzionamento sono modulati da stimoli esterni ed interni. Conoscere l’alternarsi dei tempi di infertilità e fertilità permette all’uomo e alla donna di comprendersi di più, personalmente e reciprocamente, per compiere insieme, con pienezza e consapevolezza, le scelte procreative.