E’ una pratica molto antica, di cui si hanno notizie anche nella Bibbia (Gen. 38, 6-10) perché usata da Onan per non dare discendenza al fratello, ed ancora abbastanza diffusa nel mondo ed in Italia (circa 40-50% delle coppie), anche se poco efficace.
Consiste nell’interrompere il rapporto sessuale prima della deposizione del liquido seminale nella vagina della donna, per evitare che spermatozoi possano entrare nel canale cervicale e di lì raggiungere poi la cellula uovo eventualmente liberata dall’ovaio e fecondarla.
Si può affermare che funziona quando non serve, cioè se si hanno rapporti nel periodo non fertile della donna o se la coppia ha una bassa fertilità. Spermatozoi contenuti nel liquido pre-eiaculatorio oppure un minimo ritardo nel ritirare il pene dalla vagina nel periodo potenzialmente fertile sono sufficienti per rendere inefficace questa pratica.
Sul piano sessuale il coito interrotto non è vantaggioso né per la donna (ansia, mancato rilassamento, insoddisfazione, …) né per l’uomo (tensione, meno naturalezza e spontaneità, prostatiti, …).
Il coito interrotto, se usato avendo più partner, oltre a non essere efficace espone al rischio reciproco di malattie infettive a trasmissione sessuale (HIV, sifilide, Epatite B e C, gonorrea, …).